I nostri strumenti:

Abbiamo maturato negli anni una notevole esperienza nell’ambito delle tecnologie da utilizzare per i diversi tipi di produzione. Ci siamo dotati di ogni strumento (o lo abbiamo comunque utilizzato e siamo in grado di apprezzarne le caratteristiche salienti). Oggi grazie anche alla riduzione dei costi delle attrezzature possiamo produrre audiovisivi che spaziano dalla ripresa con microcamere al formato pieno Open-gate.

Vogliamo qui condividere con voi alcune informazioni utili per comprendere meglio la varietà di tecnologie disponibili ed il loro corretto utilizzo.

 

Microcamere e actioncam:

 Sono disegnate principalmente per l’utilizzo in prima persona e hanno quasi sempre obiettivi grandangolari utili a mostrare il punto di vista di un atleta in azione. Sono molto resistenti e possono essere facilmente montate su caschi, aste da selfie, ma anche droni. Le migliori sono efficacemente stabilizzate. Noi le utilizziamo anche in contesti dove le normali videocamere non arrivano o sarebbero esposte a pericoli eccessivi, ad esempio all’interno dei macchinari industriali per mostrare le lavorazioni da vicino.

Videocamere tradizionali

Videocamere tradizionali

Sono le prime ad aver raggiunto il mercato professionale e consumer.

Eredi del Video8 e del VHS sono giunte fino a noi con caratteristiche ben riconoscibili. Molto comode ed ergonomiche permettono la ripresa facilitata di eventi dove la velocità di azione non permette complessi setup. Nelle ripres in tempo reale non hanno rivali e sono utilizzate quindi per la realizzazione di news e programmi sportivi. Quasi sconosciute alle nuove generazioni di videomakers hanno ancora molto da dire nel mondo televisivo. Noi le utilizziamo per eventi, spettacoli teatrali e concerti

Pro: setup velocissimi, registrazione senza limiti di tempo, grandi autonomia, fuoco automatico e zoom motorizzati, potenti e precisi.

Contro: utilizzano sensori di piccolo o medio formato che non permettono una facile separazione tra il soggetto e il fondo, sono meno luminose di altri tipi di camere e forniscono un immagine poco “cinematografica”

Mirrorless:

Sono a ragion veduta il paradiso dei giovani (e non più giovani) videomaker, nate dall’esperienza delle vecchie Videoreflex tra cui la capostipite Canon 5D mark II, che ha segnato un cambio generazionale nella produzione di videoclip. La loro caratteristica principale è quella di avere dei sensori di dimensioni elevate in grado di restituire immagini dal sapore molto cinematografico. Possono utilizzare obiettivi fotografici, cinematografici e vintage che permettono una netta separazione tra soggetto e sfondo (caratteristica un tempo appannaggio del cinema). Ve ne sono di molto evolute che sono in grado di rivaleggiare con le migliori macchine da presa.

Noi le utilizziamo in gran parte delle nostre produzioni e ne apprezziamo la velocità con cui progrediscono da una generazione all’altra.

 

Pro: grandi sensori, obiettivi intercambiabili, sensibilità alle basse luci, possibilità di ripresa ad alta frequenza e definizione.

Contro: scarsa ergonomia, per operare correttamente necessitano di costosi setup, comprendenti slitte porta filtri, batterie supplementari, spallacci, nonchè strumenti per la messa a fuoco di precisione.

Macchine da Presa (MdP)

Sono strumenti professionali progettati per lavorare su set cinematografici con budget conseguentemente elevati. Instancabili compagni dei registi che spesso si innamorano di questo o quel marchio o modello e non vogliono sentir parlare di altro. Hanno costi molto elevati che ripagano con una assoluta affidabilità e qualità del girato. Per essere utilizzate al meglio sono previste più figure professionali addette al loro utilizzo, quali operatore, focus puller, Digital image technician (DIT) ed altri. Noi utilizziamo queste macchine esclusivamente su progetti che ci vedono impegnati come operatori DIT o consulenti di produzione.

Pro: girato di riferimento per qualità e lavorabilità. Utilizzo di obiettivi anamorfici che permettono di realizzare quadri orizzontali senza distorsioni ottiche. Possibilità di espanderle con un universo di accessori e configurazioni per meglio adattarle alle produzioni più impegnative. Affidabilità senza compromessi.

Contro: Costi elevati, Setup molto impegnativi, Formazione specifica degli operatori,

I filmati che producono sono utilizzabili solo con grandi investimenti tecnologici e formativi per la fase di editing e postproduzione.

Editing: quale software? Quale hardware?

Noi in Lightbeam non abbiamo alcun dogma, però essendo una piccola casa di produzione abbiamo senza dubbio risorse umane limitate. Questo ci obbliga a cercare le soluzioni che permettono di perseguire il risultato in minor tempo ed a un costo accettabile. Attualmente utilizziamo sistemi Apple e Microsoft in sinergia, attraverso software che dialogano perfettamente tra loro. Sappiamo quanto i Mac siano uno standard di fatto per quel che riguarda il monitoring dell’immagine, mentre i Personal siano evidentemente più potenti nel calcolo. Per questo motivo il nostro workflow prevede l’editing video su Mac o Personal computer, la correzione colore sui Mac e la postproduzione ed esportazione su PC. Come software utilizziamo principalmente Davinci Resolve Studio in abbinamento alla suite Adobe Creative Cloud. Nel primo caso troviamo strumenti avanzati cross platform di editing e colorazione, mentre nel secondo solidi tools ben integrati tra loro per la produzione di effetti visivi di alto impatto.